
I giorni lunghissimi della nostra infanzia - la nostra recensione
Da alcuni mesi il vicequestore Rocco Schiavone è di stanza ad Aosta. Fatica ad accettare il trasferimento, gli manca Roma, gli mancano gli amici, ma soprattutto gli manca lei, la moglie l’unica donna che ha amato, con cui intrattiene lunghi dialoghi immaginari.
La morte di Ester Baudo, ritrovata impiccata nella sua camera da letto, scuote la sua indifferenza per questa città del nord dove non succede mai nulla. Affiancato da un personale che ci fa sorridere per l’ingenuità e la stupidità, Schiavone decide d’indagare questo suicidio perché qualcosa non gli torna.
Scavando nella vita altrui Rocco cercherà di riconciliarsi con un passato doloroso, cercherà un significato alla parola casa.
prezzo di copertina: 14,00 €
di Cristina Comencini
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