
I giorni lunghissimi della nostra infanzia - la nostra recensione
Pinilla nato a Bilbao nel 1923, è morto nel 2014. Ha svolto i più disparati mestieri, scrivendo nei ritagli di tempo, poi si è ritirato dalla scena vivendo in solitudine per trent'anni e scrivendo silenziosamente. Riproposto e consigliato da Fernando Aramburu, l'autore del magnifico "Patria", è diventato un caso letterario. Fa bene l'editore Fazi a proporre in Italia questo romanzo che affascina e al contempo inchioda. Franco ha appena vinto la guerra civile spagnola e, nel piccolo paese di Gexto, nei Paesi Baschi, tutti sono paralizzati dalla paura: rappresaglie ed esecuzioni dal parte di "quelli della Falange" sono all'ordine del giorno e a poco a poco gli uomini stanno scomparendo. Ma chi è dall'altra parte? altri uomini, che a volte agiscono per crudele convinzione e brutale vendetta, altre volte fanno quello che fanno senza sapere perchè. Con un salto temporale, trent'anni dopo, gli abitanti del villaggio si chiedono chi si cela dietro la figura solitaria dell'eremita che da molto tempo, in silenzio, si prende cura di un albero di fico. Un romanzo importante sulla vendetta e sul perdono, sulle sconfitte e le umiliazioni, sulla memoria di un popolo e le ferite di un'intera generazione.
prezzo di copertina: 18 €
di Anna Giurickovic Dato
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DALL’ALTRA RIVA
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Sommersione
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